Bilancio di previsione, l’Assemblea Capitolina approva
Approvato dall’Assemblea Capitolina il bilancio di previsione 2023-2025 che fa fronte a una situazione complessiva, rispetto allo scorso anno, di minori risorse pari a circa 350 milioni di euro, tra minori entrate e maggiori costi legati alla crisi energetica e all’inflazione. Pur in questo difficile contesto, la manovra approvata oggi prevede una riduzione delle risorse di parte corrente, relative a fondi comunali, di soli 24 milioni di euro.
Questo risultato è stato possibile, da una parte, grazie a limitate entrate straordinarie, tra cui l’emendamento alla Legge di Bilancio 2023 che consente a Roma Capitale di posticipare solo temporaneamente il versamento di metà del contributo per la Gestione Commissariale del debito. E poi, grazie alla fondamentale opera di ottimizzazione delle risorse e alle importanti riforme varate durante il primo anno di Amministrazione, a partire dall’imponente sforzo di efficientamento e riorganizzazione del settore delle entrate, attraverso interventi sulla digitalizzazione della riscossione in particolare della Tari, che ha portato al recupero di circa 100 milioni di euro.
In questo contesto, per quanto riguarda il conto capitale, il bilancio prevede un piano di investimenti per il triennio di quasi 6 miliardi di euro. Di questi, 3 miliardi si riferiscono al 2023 e comprendono circa 1,3 miliardi di investimenti per infrastrutture della mobilità (tra cui acquisto mezzi e manutenzione metropolitane); quasi 780 milioni di euro per lo stesso anno sono destinati invece a investimenti su opere e manutenzioni su viabilità, patrimonio ed edilizia scolastica. Inoltre, sempre per il 2023, sono previsti 54 milioni di investimenti su ciclo dei rifiuti e 47 milioni sull’ambiente.
Nel complesso, la manovra varata dall’Assemblea riesce a garantire per il 2023 i servizi essenziali per i cittadini, già sensibilmente incrementati nel 2022, come nel caso dell’avvenuta riduzione delle liste di attesa. Viene ribadita, in particolare, la forte attenzione all’inclusione sociale e alla scuola. Rispetto al previsionale 2023 approvato lo scorso anno la spesa corrente per politiche sociali e famiglia aumenta infatti di quasi 105 milioni di euro per il 2023, mentre per l’istruzione registra un aumento di risorse di parte corrente pari a oltre 50 milioni di euro per lo stesso anno.
Negli ultimi due mesi, l’Amministrazione ha lavorato intensamente per individuare nuove risorse in grado di rafforzare ancor più l’impianto del bilancio approvato a dicembre: con il maxiemendamento vengono infatti stanziati, per la parte corrente, circa 45 milioni di euro ulteriori per il 2023, oltre 56 milioni di euro aggiuntivi per il 2024 e più di 55 milioni ulteriori per il 2025, con una forte attenzione proprio all’inclusione, alla scuola, e ad altri ambiti fondamentali come trasporti, infrastrutture e cultura. Il reperimento di queste maggiori risorse è connesso alla verifica dell’effettivo andamento delle entrate per il contributo di soggiorno e dell’addizionale Irpef.
Risorse ulteriori che vanno a finanziare numerosi capitoli di spesa, a partire dai 30 milioni di euro in più sul 2024 e il 2025 per la revisione dei treni della Metro C, e dagli oltre 40 milioni di euro in più in tre anni sul contratto di servizio Atac. Significativi anche i 5 milioni di euro aggiunti già per quest’anno per gli straordinari dei Vigili Urbani, così come gli oltre 3 milioni in tre anni per il noleggio di autovelox. Importante anche il continuo rafforzamento degli impegni economici in favore dell’Estate Romana, con ulteriori 2 milioni di euro tra il 2024 e il 2025 rispetto al finanziamento già assicurato per il 2023.
Grande attenzione, nell’ambito delle spese di parte corrente, è stata dedicata dal maxiemendamento anche ai suggerimenti e alle proposte dell’Assemblea Capitolina: dai 6 milioni in tre anni a sostegno delle case-famiglia, al sostegno alla progettazione di nuove comunità energetiche, fino al sensibile rafforzamento dell’impegno capitolino indirizzato sui fondi per le mense scolastiche, il servizio Oepac e il trasporto scolastico (circa 10,5 milioni di euro in più).
Per quanto riguarda gli investimenti, nello stesso maxiemendamento spiccano i 75 milioni di euro per le manutenzioni Erp, i 60 milioni di fondi Giubilari destinati a marciapiedi e strade di competenza dei municipi, ai quali si aggiungono fondi comunali sui marciapiedi (+3 mln nel 2023) e sulle barriere architettoniche (+6 mln in questo biennio). Importanti anche gli oltre 7 milioni per la realizzazione dei parchi d’affaccio sul Tevere. Inoltre, sono presenti investimenti sul Teatro dell’Opera (quasi +2 mln nel 2023) e quasi +3 milioni, solo nel 2023, per l’Auditorium (più altri 4,5 mln nel 2024). E ancora i 16 milioni di euro destinati a opere idriche e fognarie per tante periferie e migliaia di famiglie che ne sono ancora prive, i +5 mln per il 2023 sul nuovo Mercato rionale in Piazza San Giovanni di Dio e i quasi +10 mln in due anni sulla realizzazione dei nuovi attraversamenti pedonali luminosi.
“Ringrazio tutta l’Assemblea Capitolina per lo spirito unitario che ci ha consentito di approvare il bilancio in tempo entro la fine di febbraio. E ringrazio, naturalmente, la Vicesindaca Scozzese, tutta la Giunta, la Ragioneria e gli uffici per il lavoro straordinario svolto in un contesto difficile. Abbiamo evitato tagli ai cittadini, riuscendo invece a confermare e a rilanciare il livello dei servizi erogati con un grande lavoro di squadra abbiamo migliorato il bilancio per una città più verde, più accessibile, più pulita e più inclusiva. C’è stato un metodo positivo, di rispetto delle opinioni e di assunzione di responsabilità da parte di tutti, maggioranza e opposizione. Questo sforzo ci consentirà ora di dare ulteriore impulso alla nostra capacità di programmazione, così come di fare passi in avanti sul rafforzamento della macchina amministrativa e di molti servizi. Abbiamo scritto una pagina importante, e la città esce più forte da questa prova. Ora, occorre aprire un tavolo nazionale su un finanziamento adeguato delle funzioni di Roma come grande metropoli e Capitale del Paese”, ha affermato il sindaco Roberto Gualtieri.
“Grazie a entrate straordinarie – ma solo temporanee – come quelle di cui Roma è beneficiaria in virtù della Legge di Bilancio nazionale e grazie alle importanti riforme varate durante il primo anno di mandato, a partire dall’imponente sforzo di efficientamento e riorganizzazione del settore delle entrate, riusciamo a garantire per il 2023 i servizi ai cittadini, già incrementati nel 2022. Ma resta il tema sempre più urgente della grave carenza strutturale di risorse di cui soffre Roma. Le risorse destinate alla nostra città, infatti, non sono mai state adeguate né al suo ruolo di capitale, né alla sua dimensione demografica e geografica. Mancano a Roma almeno 150 milioni di risorse derivanti dall’attuazione del federalismo fiscale e almeno 400 milioni del fondo nazionale trasporti per metterla allo stesso livello delle altre città italiane. Deve essere poi completato il percorso di finanziamento delle funzioni di una Capitale”, ha dichiarato la vicesindaca e assessora al Bilancio Silvia Scozzese.